Il leggendario taiyaki e la visita al Naniwaya Sohonten

Il Taiyaki: Il Dolce Giapponese che Nuota nella Tradizione

Se c’è un dolce che incarna lo spirito giapponese, la sua capacità di innovare e al contempo restare ancorato alla tradizione, quello è sicuramente il taiyaki. Con la sua inconfondibile forma di orata e il ripieno dolce e avvolgente, questo piccolo capolavoro di pasticceria di strada è uno di quei cibi che, al primo morso, ti trasportano direttamente nelle vie di Tokyo, tra i profumi invitanti delle bancarelle e il vociare allegro della città.

Ho sempre avuto una grande curiosità per i dolci tradizionali giapponesi, e tra tutti il taiyaki occupa un posto speciale. Quando ho avuto l’opportunità di viaggiare in Giappone, non potevo certo perdermi l’occasione di gustarlo proprio nel luogo in cui è nato: il Naniwaya Sohonten, il negozio storico che ha dato vita a questa prelibatezza.

Com’è Fatto il Taiyaki?

A livello estetico, il taiyaki è inconfondibile: una sottile cialda croccante e dorata racchiude un ripieno morbido e dolce. Tradizionalmente, il cuore del taiyaki è fatto di anko, una pasta di fagioli rossi azuki zuccherati, che dona un sapore leggermente terroso, dolce al punto giusto, con un tocco di umami che lo rende unico.

Negli anni, il ripieno è stato reinterpretato in mille varianti: dalla crema pasticcera al cioccolato, fino al matcha e al formaggio fuso. Alcuni negozi più innovativi hanno addirittura introdotto versioni salate, ma il vero taiyaki, quello autentico, resta quello con l’anko.

5L’Origine del Taiyaki e la Sua Diffusione

Il taiyaki non è sempre esistito così come lo conosciamo oggi. Nasce nel 1909, proprio al Naniwaya Sohonten, grazie all’intuizione di Seijirō Kobe. L’idea originale era vendere imagawayaki, dei dolcetti rotondi ripieni di anko, molto popolari all’epoca. Tuttavia, la concorrenza era alta e serviva un’idea nuova per distinguersi.

Così nacque la forma del pesce orata (“tai” in giapponese). Non una scelta casuale: in Giappone, l’orata è considerata un simbolo di buona fortuna e prosperità. Creando un dolce a forma di orata, Kobe sperava di attirare clienti e di rendere il suo prodotto unico. E funzionò alla grande: il taiyaki ebbe un successo immediato e, nel giro di pochi anni, si diffuse in tutto il paese, diventando un must dello street food giapponese.

La sua popolarità crebbe ulteriormente grazie alla sua semplicità: serviva solo una pastella simile a quella dei pancake, una piastra di ferro con la forma del pesce e un ripieno goloso. Questo lo rese facile da produrre e replicare in tutto il Giappone. Oggi il taiyaki è talmente radicato nella cultura giapponese che è impossibile camminare per Tokyo, Osaka o Kyoto senza imbattersi in una bancarella che lo prepara sul momento.

Naniwaya Sohonten: Il Luogo dove Tutto È Iniziato

Situato nel quartiere Azabu-Juban di Tokyo, il Naniwaya Sohonten è un piccolo locale storico, dall’atmosfera quasi nostalgica. L’interno è semplice, senza fronzoli, ma proprio questo lo rende affascinante: si percepisce che qui si tramanda una tradizione secolare.

Dietro il bancone si può osservare il maestro taiyaki all’opera: con gesti precisi e sicuri, versa la pastella nello stampo di ferro, aggiunge il ripieno e chiude la cialda, cuocendola alla perfezione. Qui non si usa la moderna produzione industriale, ogni taiyaki è fatto a mano, con la stessa tecnica di oltre un secolo fa.

Curiosità e la Famosa Canzone “Oyoge! Taiyaki-kun”

Il taiyaki è talmente radicato nella cultura pop giapponese che ha persino una canzone dedicata! Nel 1975, l’artista Masato Shimon pubblicò “Oyoge! Taiyaki-kun”, che si traduce in “Nuota, piccola orata!”.

Il brano racconta la storia di un taiyaki che fugge dalla griglia del negozio per nuotare libero nell’oceano, godendosi la vita… fino a quando non viene mangiato da un pesce più grande! Il tono è apparentemente allegro, ma con un retrogusto malinconico, come molte canzoni giapponesi. La cosa incredibile? Questa canzone divenne il singolo più venduto nella storia del Giappone, con oltre 4,5 milioni di copie vendute!

La Mia Esperienza al Naniwaya Sohonten

Nel mio viaggio in Giappone del 20245 una tappa al Naniwaya Sohonten era semplicemente d’obbligo. Non potevo perdermi l’occasione di assaggiare il taiyaki originale, preparato esattamente come Seijirō Kobe lo aveva pensato oltre un secolo fa.

Ma c’è di più: mentre aspettavo il mio ordine, ho avuto la possibilità di scambiare qualche parola con il discendente dell’inventore del taiyaki.

Ho registrato un piccolo estratto della nostra conversazione, che potete ascoltare direttamente qui nel blog. Nel frattempo, se siete in Giappone e volete assaggiare un taiyaki autentico, non perdetevi Naniwaya Sohonten. Vi garantisco che, al primo morso, tornerete indietro nel tempo e capirete perché questo piccolo dolce a forma di orata è diventato una leggenda della pasticceria giapponese.

E voi, avete mai assaggiato un taiyaki? Quale ripieno preferite? Raccontatemelo nei commenti!

AVVERTENZA: Il video e l’intervista audiosono stati concessi direttamente dal proprietario di Naniwaya Sohonten con il permesso di pubblicazione. La foto che inquadra i taiyaki su un piatto è invece stata creata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale per far comprendere la forma e il ripieno.

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Pubblicato da mottopodcast

Sono laureato in Lingue e Civiltà Orientali presso l’università Ca’Foscari di Venezia con specializzazione in Letteratura Giapponese. Sono un blind judoka e come atleta sono 2 volte vice campione italiano Fispic e vincitore del premio Natale dello Sportivo a Venezia nel 2018. Mi occupo di divulgare l’inclusività sportiva. Mi sono lanciato nel mondo del podcasting per raccontare storie incredibili e stimolare tutti a realizzare i propri sogni!

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