Articolo della Nuova di Venezia e Mestre del 9 Febbraio in cui si parla dell’allenamento di judo al buio ideato da Roberto Lachin ed Elena Travaini svoltosi al Judo Mestre 2001 dei Maestri Michele Pasini e Manuela Tadini

“Judo al Buio” é una proposta ideata dal non vedente Roberto Lachin e l’ipovedente Elena Travaini, ballerina ed educatrice, che nasce nella palestra del Judo Mestre 2001 come un progetto da proporre a chiunque con esercizi legati a creare un rapporto di fiducia reciproca e alla condivisione di quello che é una situazione di svantaggio.
L’inclusione ha iniziato con gli atleti della società, coordinati dal maestro Michele Pasini, che hanno indossato delle mascherine a coprire gli occhi, e hanno seguito tutto l’allenamento, dal riscaldamento, alla parte tecnica, ai combattimenti finali, senza avere l’uso della vista.
Tutto ciò ancora di più cercare di vivere in prima persona la situazione in cui lavorano i non vedenti che devono sfruttare appieno gli altri sensi per poter gestirsi al meglio.
Dopo una prima fase di oggettiva difficoltà, soprattutto nella gestione spazio-temporale e dell’equilibrio, l’allenamento si é svolto in modo piacevole, dinamico e innovativo, con grande soddisfazione per tutti.
<L’obiettivo é quello di lavorare per il superamento dei nostri limiti e delle nostre paure, per realizzare che abbiamo molte più capacità di quello che pensiamo e che le cose possono essere fatte anche se in maniera differente.
Quindi non fermiamoci davanti a pregiudizi ma cerchiamo un modo alternativo per poterci applicare e lavorare nel massimo silenzio, concentrazione, attenzione>..
Di Marino Silvestri